giovedì 8 aprile 2010

nippon style: SPAGHETTI UDON CON MAZZANCOLLE E VERDURE

Qualche settimana fa, ho visto con la mia Bella il film "Il riccio", tratto dal libro "L'eleganza del riccio" di Muriel Barbery, purtroppo non ho ancora avuto il tempo di leggerlo, ma sono rimasto incantato dalla dolcezza della sua trasposizione cinematografica, che mi ha coinvolto emotivamente e consiglio di cuore. Narra di questa Renée, la portinaia, tanto colta quanto poco affabile, scorbutica e in sovrappeso. Gli inquilini dello stabile sono completamente ignari delle sue "virtù" , tranne una dodicenne geniale con manie suicide e monsieur Ozu, un ricco giapponese nuovo proprietario del palazzo stesso. Quest'ultimo, che ha una particolare attrazione proprio per Renée, la invita a cenare nel suo attico, servendo degli spaghetti giapponesi, premettendo che è buona educazione e culturalmente accettabile, cibarsene rumorosamente…  Che altro aggiungere se non: "Itadakimasu!", ossia buon appetito!

per 4 persone
300 gr. di spaghetti udon di tipo fine
10 gr. di preparato per brodo dashi
2 cucchiai di olio di sesamo
1 cucchiaio di olio evo
1 cucchiaio di semi di sesamo tostati
200 gr. di germogli di soia
1 carota
1 zucchina
1 scalogno
1 porro
qualche filo di erba cipollina
20 code di mazzancolle
3 cucchiai di salsa di soia
pepe

Cucinate gli spaghetti in acqua bollente per 4 minuti, scolateli e sciacquateli sotto acqua fredda. Divideteli per 4 porzioni e sistemateli sul fondo delle rispettive tazze.

In un tegame portate ad ebollizione 400 cl di acqua fredda e il preparato per brodo dashi.

Pulite le carote e le zucchine e tagliate a julienne. Affettate a rondelle sottili il porro e lo scalogno. Pulite le mazzancolle ed eliminate con uno stuzzicadenti il filo nero e apritele a libro. Scaldare in una wok, sia l'olio evo che quello di sesamo, portandolo ad alta temperatura e saltate il tutto, compreso i germogli di soia, per qualche minuto irrorando con la salsa di soia e pepate.

Servite, versando il contenuto della wok nelle tazze, aggiungendo il brodo bollente e spolverate con i semi di sesamo tostati ed erba cipollina tritata.

martedì 6 aprile 2010

oggi ferie: SPAGHETTINI CON "CARCIOFI VIOLETTI", PROVOLA FRESCA IN SALSA DI PANE

Buongiorno a tutti! Spero che abbiate passato una buona Pasqua e una spensierata pasquetta. Che dire, beh sicuramente mi siete mancate e quando non riesco a seguire il blog vado un pochino in paranoia, mi sembra di perdermi sempre qualcosa di importante, ma la vita là fuori va avanti e ora che sta arrivando finalmente la primavera, tutto mi appare più bello, più piacevole.

Sapete, ho la fortuna di abitare davanti ad un piccolo parco, che ora è un tripudio di fiori e di colori e sto cercando di godermelo il più possibile, prima che mi assalgano le allergie di stagione e quel numero infinito di zanzare tigre, che qui in pianura di certo non mancano.

Oggi sono in ferie, a meno di una settimana dall'inizio del mio nuovo impiego, ho la fortuna di godermi un giorno in più degli altri ed eccomi qui a scrivere per voi e soprattutto per me:  questo è il piatto che ho cucinato ieri per un'amica della mia Bella, con quello che ho trovato nel frigo, mentre loro si confidavano. Saggiamente, ho preferito lasciare lo spazio che ogni partner dovrebbe avere, o no?

per 3 persone:
240 gr. di spaghetti n.3
70 gr. di provola fresca
50 gr. burro
9 carciofi violetti
4 cucchiai di pangrattato
2 cucchiai di prezzemolo grattugiato
3 cucchiai di parmigiano reggiano
1/2 limone
2 scalogni
3 spicchi di aglio
un goccio di vino bianco da cucina
sale, pepe e olio evo

In una padella fate tostare il pangrattato. Lasciatelo raffreddare e tenetelo da parte.

Mentre lasciate bollire l'acqua per la pasta, pulite i carciofi, eliminando le foglie più dure, tagliateli a metà e levate le eventuali barbe interne, lasciandoli in ammollo in una ciotola non metallica, con acqua fredda e qualche goccia di limone.

Fate lessare per una decina di minuti i carciofi con acqua e un pizzico di sale.

Nella padella con un filo d'olio fate dorate 2 spicchi d'aglio su entrambi i lati, levateli e aggiungete lo scalogno tagliato a rodelle sottili. Aggiungete i carciofi, sfumate con del vino bianco e aggiustate di sale, pepe.

Scolate gli spaghetti molto al dente, tenendo da parte in una ciotolina dell'acqua di cottura della pasta. Saltateli con i carciofi, aggiungendo metà del pangrattato, 2 cucchiai ricolmi di parmigiano e un'abbondante spruzzata di prezzemolo fresco tritato finemente.

In stampini individuali, precedentemente imburrati, sistemate sul fondo due pezzi di carciofo, poi gli spaghettini arrotolati e girateli sul piatto da portata. Sistemate su ogni coppia di carciofi un pezzo di scamorza fresca e qualche pezzo di violetto in parte, passando tutto sotto il grill per qualche minuto.

Nel frattempo, fate andare nella stessa padella che avete usato prima, un poco di olio uno spicchio di aglio tritato, burro, acqua di cottura, il pangrattato rimasto e altro prezzemolo per qualche minuto, aggiungendo l'acqua di cottura che avevate messo da parte. Rimestolate e passate al setaccio.

Servite ben caldo, irrorando con la salsa e un'altra spolverata di parmigiano.


mercoledì 31 marzo 2010

nessun rimpianto: INSALATA DI SALMONE FRITTO MARINATO CON FRIGGITELLI CROCCANTI

E' quanto meno curioso il fatto che tradizioni culinarie si assomiglino seppur distanti millenni e migliaia di chilometri, ad esempio: gli spaghetti, rivendicati sia dagli italiani e che dai cinesi, oppure il pesce fritto e marinato, una doppia cottura tanto cara ai giapponesi e ai napoletani, come ad esempio il capitone, che viene servito da questi ultimi, fritto alla Vigilia di Natale e marinato nell'aceto per il giorno seguente. Personalmente, l'ho cucinato e assaporato, sostituendolo con il salmone e devo ammettere, che il sapore intenso potrebbe non incontrare il favore di qualsiasi palato e sicuramente gioca a suo sfavore, il fatto di non essere abbinabile praticamente ad alcun vino. Ma, la vita scorre via in fretta ed è forse meglio non aver rimpianti!

antipasto per 4 persone:
150 gr. di filetto di salmone fresco
50 gr. di peperoni friggitelli
50 gr. di farina di riso
50 gr. di aceto di riso (o di mele)
1 uovo
1 carota
1 porro
1cucchiaio di semi di sesamo bianchi
qualche fogliolina di menta
4 foglie di lattuga
olio di semi per friggere
olio evo, pepe, sale

Ricavate dal filetto 16 cubetti di salmone, passateli nell'uovo sbattuto, poi nella farina di riso e friggeteli nell'olio di semi ben caldo, finché non diverranno dorati. Scolateli e tamponateli con carta assorbente.

Fate bollire per 20' dell'acqua e un filo di olio, aggiungete l'aceto di riso, il sale e il pepe e lasciate andare sino a che non sarà evaporato l'alcol presente nell'aceto.

Tagliate a rondelle il porro, usando solo la parte bianca e tritate finemente la menta. Versate in una ciotola, la marginatura ancora calda, assieme al porro e alla menta e ovviamente, il salmone e lasciate riposare per almeno 6 ore.

Tagliate a rondelle anche i friggitelli e passateli in padella, sino a quando diverranno croccanti. Salate e pepate.

Servite su una foglia di lattuga, il salmone e qualche goccia della sua marinatura, i friggitelli, una julienne di carota e spolverate con dei semi di sesamo bianchi tostati.

lunedì 29 marzo 2010

la soluzione: GLI ANTIPASSERT

Eccomi, dopo un'assenza forzata dovuta alla frequenza di un corso, che ho superato con il massimo dei voti e un nuovo lavoro. Purtroppo non avrò tutto il tempo che vorrei, per dedicarmi a questo blog, ne tanto meno per cucinare. Pazienza, la vita la avanti comunque. Ma, veniamo a noi, questi sono gli ingredienti del concorso:
Pistacchi di Bronte, uva bianca, gorgonzola dolce, mascarpone e zenzero.

Con mio rammarico, devo dire che nessuno ha indovinato, anche se più di qualcuna c'è andata molto vicino. Questa esperienza è stata comunque positiva, spero di rifarla presto e colgo al volo l'occasione per ringraziare, chi mi ha seguito e chi ha partecipato.

Da servire come aperitivo abbinando del buon prosecco o a cena, tra il secondo e il dolce:

200 gr. di uva bianca
50 gr. di gorgonzola dolce
50 gr. di mascarpone
2 cucchiai di pistacchi di bronte sgusciati e tritati
1 pezzo di zenzero fresco

Pulite i chicchi e staccateli uno ad uno. In una ciotola mescolate con un cucchiaio i due formaggi fino a renderli morbidi.

Spalmate il formaggio attorno da ogni chicco, eliminando quello in eccesso, avendo cura di coprirli interamente.

Sgusciate i pistacchi e tritateli finemente. Se preferite aggiungete una spolverata di spezie a piacere, tipo pepe macinato o paprika o altro. Stendete il trito su un foglio di carta da forno e passateci i chicchi d'uva al formaggio, facendo aderire la granella.

Pelate lo zenzero e tagliate dei bastoncini della lunghezza di 5-6 cm e 1 cm di larghezza. Incidete i chicchi rivestiti con un coltello ricavando un incavo dove inserirete i bastoncini a mo' di gambo.

mercoledì 17 marzo 2010

indizio n°2 - ANTIPASSERT

Dunque il 2° indizio di questa ricetta, che mi è stata passata da quella "bonne viveur" di mia cugina Angelica è L'UVA. Ve lo svelo, per almeno due motivi, il primo che sicuramente non si tratta di un frutto di stagione e il secondo è che è il fulcro stesso della portata

aspettando... FIORI DI CASTRAURE AL GORGONZOLA SU VENTAGLIO DI PATATE SABBIOSE

Aspettando il secondo indizio del mio "piccolo quiz", gradireste qualcosa da mangiare? Vi proporrei delle tenerissime castraure di Sant'Erasmo, appena colte, saranno servite su un ventaglio croccante di patate sabbiose, con cuore morbido di gorgonzola gratinato e una salsa di prezzemolo, menta e una puntina di aglio. Ottima scelta, ve ne porto subito due!

a porzione:
3 castraure
1 patata
1/2 limone
2 cucchiai di gorgonzola dolce
1 cucchiaio di pangrattato
2 noci di burro
1 ciuffo di prezzemolo, menta e 1/4 di spicchio d'aglio
olio evo, sale, pepe

Pulite e spuntate le foglie più dure e scure dei carciofini, praticate una profonda incisione a croce sulla parte superiore e metteteli in acqua acidulata con il succo di mezzo limone per non farli annerire. Fateli sbollentare in acqua per qualche minuto e poi scolate.

Pelate la patata e ricavatene delle sottili rondelle che passerete in forno con una noce di burro fino a doratura, spolverando con pangrattato, quasi a fine cottura. Salate e pepate.

Aprite le castraure a fiore, facendo cuocerle capovolte, in una padella con un filo d'olio evo ben calda. Aggiungere una noce di burro e rimescolate in modo che il condimento si mescoli bene.

Disponete le patate a ventaglio su un piatto, sistemate le castraure aperte a fiore e distribuite il gorgonzola al centro. Passate sotto il grill fino a doratura.

Servite con una salsa di olio evo, menta, aglio e un pizzico di sale, passata prima al mixer e dopo al setaccio e una spolverata di pepe.

martedì 16 marzo 2010

1° concorso della settimana: indovina cosa? GLI ANTIPASSERT

Ok, dato che ho pochissimo tempo da dedicare al blog questa settimana, poiché sto seguendo un corso che ha che fare con il cibo, propongo un piccolo contest: indovinate quali potrebbero essere gli ingredienti presenti in questa ricetta che ho battezzato con il nome di "antipassert".

Un premio in materiale ad ogni risposta esatta ad incominciare dalla mezzanotte tra oggi martedì 16 e domani, mercoledì 17 marzo 2010. In tutto ce ne sono 5, anzi 4, visto che uno ve lo svelo io: Il PISTACCHIO DI BRONTE.

La soluzione nel fine settimana. Vi auguro buona fortuna. Felix

lunedì 15 marzo 2010

stupite gli ospiti: BURRATA SU LETTINO DI CONFETTURA DI CIPOLLA DI TROPEA E CAVIALE

Mi dispiace, ma sono di fretta: il bianconiglio mi sta aspettando, mi mostra il suo orologio da panciotto e mi ordina di fare presto! Vi posto lesto lesto, questo ricetta che mi ha passato il mio compare di mangiate, Stefano. Se non avete tempo di preparare un antipasto come si deve, ma volete comunque impressionare i vostri commensali, ve la consiglio vivamente. Ciao, scappo che son di corsaaa! 

Per 4 persone:
1 burrata freschissima
4 cucchiai di confettura di cipolle rosse di tropea (meglio se fatta in casa)
4 cucchiaini di caviale (o le più economiche di lompo)
4 foglie di basilico

Versate una cucchiaiata di confettura in ogni coppa da champagne, tagliate la burrata in 4 pezzi facendo attenzione che la parte liquida rimanga al suo interno (in caso aiutatevi con un cucchiaio) e sistematela sopra la cipolla. Adagetevi quindi un cucchiaio abbondante di caviale sopra e guarnite con un foglia di basilico. Se volete potete condire con un filo di olio evo e una spolverata di pepe.

domenica 14 marzo 2010

perdincibacco! MUFFINS ALLA RUCOLA E GRANA CON SALMONE AFFUMICATO E PHILALEPHIA LIGHT

Venezia è fantastica e unica al mondo: appena esci dalla stazione dei treni ti rendi conto, che non ci sono macchine e quindi niente clacson, nessuna sirena o quant'altro di sonoramente fastidioso accomuni le altre città del mondo. Puoi perderti delle ore vagabondando per le sue innumerevoli viuzze, calli, campi e sottoportici ritrovandoti in luoghi così affascinanti da farti perdere il fiato. Lo stesso fiato che puoi riprenderti, quando non ti senti più le gambe, hai i piedi gonfi e  ti maledici per non esserti messo delle scarpe più comode; fermandoti in uno dei mille baretti tipici sparpagliati in ogni dove: i baccari. Proprio in uno di questi, ho raggiunto un mio carissimo amico chef, che prepara dei favolosi cicchetti. Tra le varie proposte di fingerfood, innaffiati di ottimo vino (senza remore alcuna per la patente di guida), ho assaggiato dei muffin salati, molti simili a quelli che sto per proporvi or ora. Hic! Salute! Marietta monta in gondola, che mi te porto al Lido…

per 4 persone:
100 gr. di farina 00
100 gr. di rucola
50 gr. di burro
70 gr. di latte
50 gr. di parmigiano reggiano
1 uovo
1 pizzico di sale
1 pizzico di noce moscata
1/2 bustina di lievito
50 gr. di philadelphia
100 gr. di salmone affumicato

Passate nel mixer la rucola e il grana. Mescolatene il composto nel robot, aggiungendo la farina e il lievito passati al setaccio, il latte, il burro ammorbidito, l'uovo intero, un pizzico di sale e della noce moscata.

Versate il tutto in stampini in silicone per mini muffin, del diametro di 3 cm. o poco più. Infornate a 180° per 25-30' a forno preriscaldato, senza aprirlo prima che sia terminato il tempo di cottura. Fate la prova dello stuzzicadenti per vedere se sono pronti. Sfornate e lasciate raffreddare a temperatura ambiente.

Serviteli, tagliandoli per lungo, spalmate del philadelphia e farcite con alcune fettine di salmone.

venerdì 12 marzo 2010

un sapore primordiale: GAMBERONI ALLA PAPRIKA DOLCE SU PURE' DI FAGIOLI DI LAMON

 
Un libro come un film non si giudica dalla copertina, ma di sicuro la sua presentazione conta eccome e questo è un dato di fatto. Mi ricordo perfettamente quella volta che entrai al Blockbuster, senza alcuna idea precisa di cosa noleggiare e fui subito catturato dalla dicitura accattivante riportata su un dvd, che narrava le vicissitudini del calciatore inglese George Best, che cito testualmente:
"Ho speso un sacco di soldi per alcol, donne e macchine veloci… tutti gli altri li ho sperperati". Mi rimase impressa perché mi riconoscevo in lui tranne che io, il denaro l'ho speso per mangiare, bere e ancora mangiare… e gli altri boh?!
C'è stato un periodo felice nella mia vita, molto prima che la crisi ci attanagliasse, che potevo permettermi di cenare in ristoranti diversi tutti i santi giorni. In quel periodo, un mio caro amico di nome Diego, aprì il ristorante "Basilisco" appena fuori le mura cittadine e la prima volta che andai a trovarlo, assaggiai dei gamberi su purè di fagioli di Lamon così buoni che, ancora lo ringrazio!

per 4 persone:
12 code di gamberoni freschissimi.
50 gr. di fagioli di Lamon
50 gr. di zucca decorticata
1 cucchiaio di paprika dolce
1scalogno
1 cipolla
3 cucchiai di olio evo
brodo vegetale q.b.
sale, pepe, basílico
vino bianco secco
2 foglie di alloro

Lasciate in ammollo in acqua tiepida i fagioli per almeno 24 ore. Fate appassire la cipolla tritata grossolanamente con 2 cucchiai di olio evo e aggiungere i fagioli scolati e versate il brodo caldo fino a coprirli. Fate cuocere aggiungendo altro brodo e rimescolate sino a quando non diverranno teneri. Passare con il mixer, ottenendo un purè morbido e vellutato, aggiustare di sale e pepe.

Sgusciate i gamberoni ed eliminate il filo nero aiutandovi con uno stuzzicadenti. Apriteli a libro, incidendo con un coltello affilato lungo la pancia, adagiateli su un piatto e spolverate con abbondante paprika dolce.

In un padella fate andare un filo d'olio con lo scalogno tagliato a rondelle e le foglie d'alloro, aggiungete la zucca ridotta a piccoli cubetti e saltate il tutto con i gamberoni sfumando con il vino. Salate e pepate. Eliminate l'alloro.

Servite versando il purè a specchio sul piatto, adagiate i gamberoni, un filo d'olio e una foglia di basilico.

giovedì 11 marzo 2010

e adesso un premio: ASPIC DI ARANCIA E MENTA CON MOUSSE DI CIOCCOLATO

Soprattutto a voi, che mi avete scritto preoccupandovi giustamente più della mia salute mentale che di quella fisica,  che mi avete seguito nella mia avventura personale senza mai farmi sentire solo. A voi dedico questo piccolo grande premio, con tutto il cuore!  Direttamente da una ricetta dello chef Fabio Granata.

Ingredienti per 4 persone:
60 gr. di cioccolato extrabitter
100 gr. panna fresca da montare
30 gr. di latte
4 biscotti secchi o 4 cucchiai di riso soffiato (nella versione per celiaci)
1 turlo d'uovo
50 gr. zucchero
2 arance
10 foglioline di menta
1 punta di cucchiaio di agar agar

Fondete a bagnomaria il cioccolato con il latte, il tuorlo e mescolate per 2'. Lasciate raffreddare e unite con la panna montata a neve con un mestolo di legno, sempre dal basso in alto, fino ad ottenere una mousse omogenea.

Sbriciolate i biscotti o versate 1 cucchiaio di riso soffiato sul fondo di 4 bicchieri, poi aggiungete la mousse e lasciate raffreddare in frigo per un'ora.

Ricavate una julienne dalla buccia di un'arancia e sbollentatela in acqua calda per 1 minuto, ripetendo l'operazione per 2 volte. Poi scolatela. Dalla metà della stessa arancia ricavatene dei cubetti pelandola a vivo e spremete il rimanente passandone il succo con un colino fine.

Fate bollire 80 gr. di acqua con lo zucchero e 6 foglie di menta e lasciate ridurre di 1/3. Unite il succo e la julienne e l'agar agar e fate bollire per altri 2', eliminando la schiuma gialla con un cucchiaino.  Togliete le foglie di menta. Appena il composto inizierà a rapprendersi, versate i cubetti di arancia e il composto stesso nei bicchierini, lasciandoli raffreddare in frigo per un paio di ore prima di servire.

Guarnire con una fogliolina di menta per bicchiere.

martedì 9 marzo 2010

FINALMENTE I RISULTATI DELLA MIA DIETA!

In 2 settimane ho perso:

4,7 Kg. di peso

7 cm. di circonferenza vita


Che dire, sono state 2 settimane da incubo. I primi giorni avevo sempre una famedalupi: mi sarei mangiato il mio gatto, seguendo pari pari le ricette di Bigazzi (chissà che fine avrà fatto?).

Ho evitato con cura ogni trasmissione televisiva che trattasse di cibo, soprattutto il canale del Gambero Rosso. Ma ogni spot che mandavano in onda mi istigava a delinquere e questo mi ha fatto capire quanto ci bombardano con questo tipo di messaggio: mangia questo, mangia quello, mangia! maaavaaaff###!

Ho dovuto minacciare la mia famiglia, intimandogli di smetterla di ingozzarmi, altrimenti non sarei più passato da loro a pranzo e mia madre non l'ha presa benissimo. Invece mio padre dall'alto dei suoi 3 etti di pasta al giorno mi sfotteva.

Ho cambiato abitudini, evitando di farmi vedere nei soliti posti dove tra le 19 e le 20, mi scolavo almeno 3 o 4 aperitivi di seguito. I baristi, quando mi hanno rivisto, hanno spento i ceri che avevano acceso ai loro santi e mi hanno chiesto se fossi morto. Ho risposto che mi avevano rapito degli alieni astemi.

Ho lasciato che il mio frigo si impoverisse, accontentandosi di quello che era trascritto nella mia nuova bibbia, mentre la mia ragazza mi guardava con un'espressione, affatto sfingica, del tipo: "Perché mi fai questo, che ti ho fatto mai di male, ma tu non hai un blog di cucina di cui occuparti?". Già, il blog di cucina.

Tra gli altri effetti collaterali, c'era sto cavolo di mal di testa e a nulla sono servite le scatole di Moment che mi sono snocciolato come fossero caramelle, sottraendole alla mia Bella, durante il periodo premestruale… che rischio, che ho corso! Ma sono ancora vivo per raccontarvelo. La mia era una totale mancanza di zuccheri nel sangue.

E altre mille piccole considerazioni che al momento non mi sovvengono, o che non ritengo possano interessarvi, ma volevo ringraziare coloro che mi sono stati vicino:  Stefano e la Betta, che si sono messi a dieta con me, dato che gli amici si vedono nel momento del bisogno; la mia ragazza che mi sopporta e mi supporta e soprattutto voi, amiche della rete, compagne di post e di commenti, che mi avete seguito in questa piccola folle impresa; alle quali dedicherò un ricettario dettagliato delle ricette che ho proposto, che saranno, ve lo giuro, povere di grassi, ma ricche di gusto.

Grazie a tutti, di cuore. Felix, but not the cat!

lunedì 8 marzo 2010

8 marzo - festa delle donne: TORTA MIMOSA

Eccomi di ritorno dopo una settimana di assenza dalla rete, che coincide con la fine della mia dieta. Quindi, quale miglior occasione per festeggiare con una torta il termine delle mie fatiche e una ricorrenza speciale: la festa delle donne? Dedicata a tutte le mie fantastiche compagne del web, eccovi l'inevitabile, ma mai scontata: "Torta Mimosa". Auguri di cuore! Felix.

Per il pan di spagna:
10 uova
250 gr. di zucchero semolato
150 gr. di farina 00
100 gr. di maizena
1 pizzico di sale

Per la crema:
4 tuorli
500 gr. di latte
100 gr. di zucchero
30 gr. di maizena
bucce di limone non trattato
qualche goccia di limoncello e zucchero liquido
250 gr. di panna montata

Montate i tuorli con lo zucchero, fino che diventi un composto chiaro e spumoso. Aggiungete la farina e la maizena mescolate assieme, versandole pian piano a pioggia da un setaccio. Mescolate delicatamente, sempre dal basso verso l'alto con un cucchiaio di legno.

Per ultimo aggiungete gli albumi montati a neve ferma, con un pizzico di sale. Mescolate facendo attenzione a non smontare l'impasto.

Versate al centro di una tortiera bella larga, livellate e infornate a 180° per 45' a forno caldo, evitando di aprirlo durante la cottura, spegnete il fuoco e lasciate riposare nel forno stesso per almeno 10-20'.

Unite in un tegame capiente: i rossi delle uova, lo zucchero, il latte, la maizena e le bucce di limone e qualche goccia di limoncello. Scaldate e continuate a girare con una frusta, fino a quando il composto non diventerà una crema densa e prima di grumi. Lasciate raffreddare.

A crema fredda, incorporate la panna montata con un mestolo di legno, con la medesima tecnica illustrata sopra, molto delicatamente per non far smontare la farcia.

Ricavate dalla torta 3 strati uguali di pan di spagna, tagliandola per lungo. Imbevete il primo con dello zucchero liquido e alcune gocce di limoncello. Stendete della crema. Aggiungete un altro strato di pan di spagna. Imbevete. Ricoprite con altra crema l'intera torta. Riducete a cubetti il pan di spagna rimasto e ricoprite tutto. Lasciate rapprendere in frigo per qualche ora.

lunedì 1 marzo 2010

8° GIORNO - CENA: tortino di melanzane con schiuma di grana

No, non è che ho finito la dieta, purtroppo ho un'altra settimana. Questo piatto l'ho preparato per la mia Bella. Mi sono divertito vedendo l'espressione del suo volto, quando ha aperto il tortino, esclamando: "Ma è la parmigiana!". Neanche il tempo di dirmelo e stava già leccando il piatto. Se penso che ci ho messo un bel po' per apparecchiarlo e lei 5 secondi per finirlo. In ogni caso, sono stato ricompensato dalla gioia che esprimevano i suoi occhi, mentre dividevamo le uova al forno in nido di spinaci. Ma questa è un'altra storia.

per 2 persone:
3 melanzane lunghe
2 pomodori maturi
1 mozzarella di bufala campana
30 gr. di grana padano
10 gr. di burro
1 cucchiaio di olio evo
2 spicchi d'aglio
2 cucchiai di latte
prezzemolo fresco tritato, noce moscata, sale, pepe q.b.

Lavate e pelate le melanzane, ottenendo dalla buccia delle strisce lunghe, che sbollenterete in acqua poco salata per qualche minuto. Scolatele e asciugate con carta da cucina. Foderateci degli stampini individuali imburrati.

Tagliate a dadini la polpa e saltate in padella calda con olio aromatizzato all'aglio. Salate e pepate.

Pelate a vivo i pomodori, eliminando la polpa e i semini. Tagliate a cubetti della grandezza di quelli di melanzana. Fate la stessa cosa per la mozzarella.

Riempite gli stampini con uno strato sottile di pomodori, uno di mozzarella e uno di polpa di melanzana e così via fino al riempimento. Chiudete gli stampini ripiegando le bucce che ne fuoriescono e coprite con uno foglio d'alluminio per non bruciarle.

Infornare a 200° per 10 min. a forno caldo. Intanto preparate in un tegame una fonduta, facendo sciogliere il grana a tocchetti con poco latte e aggiungendo un pizzico di noce moscata macinata. Appena inizia a bollire spegnete il fuoco, filtrate e montate con una frusta.

Servite il tortino girandolo nel piatto da portata, accompagnando con la schiuma e una spolverata di prezzemolo fresco tritato.

domenica 28 febbraio 2010

7° GIORNO - PRANZO: quello che vuoi. E allora io dico: spaghetti con zucchine

Primo giro di boa. Devo ammetterlo, sono stato bravo. Ho tenuto fede alle mie promesse: mi sento meglio, sono più leggero anche fuori dalla bilancia, i jeans mi vanno larghi e ho dovuto stringere di almeno due buchi la cintura. E allora, mi devo premiare, vediamo… beh, sicuramente un bel piatto di spaghetti come si deve, eh si, viva le cose semplici della vita!

per 2 persone
180 gr. di spaghetti
4 zucchine
2 spicchi d'aglio
1 ciuffo di prezzemolo tritato
olió evo, sale, pepe,peperoncino in polvere e formaggio grana padano q.b.

Rosolate in un tegame l'aglio sbucciato e 1 cucchiaio di olio evo. Appena imbiondisce da entrambi i lati, levatelo. Lavate le zucchine e affettatele finemente. Fatele cuocere a fuoco vivo e girate fino a quando non saranno ben cotte. Salate, pepate e condite con un pizzico di peperoncino in polvere.

Fate bollire l'acqua e aggiungete un pugno di sale grosso. Buttate gli spaghetti e attenetevi al tempo di cottura sulla confezione. Scolate al dente.

Spadellate gli spaghetti con le zucchine per qualche secondo, aggiungendo un ciuffo di  prezzemolo fresco tritato.

Servite caldissimi, con un filo d'olio evo e una generosa spolverata di grana padano.

venerdì 26 febbraio 2010

5° GIORNO - CENA: Nobu, Leonardo DiCaprio, la Dieta e Sashimi Nuovo Stile!

Uno dei libri di ricette che mi ha maggiormente ispirato, è stato sicuramente quello di Nobu Matsuhisa. Uno dei maggiori esponenti al mondo di quella che definiamo "cucina fusion". Da subito uno dei miei idoli culinari, mi ha catturato dalla sua prima pubblicazione che mi capitò tra le mani: "Nobu tutte le ricette", che regalai, non senza difficoltà nel separarmene a Stefano, mio grande amico.

Dicevamo di Nobu, e il povero Leonardo Di Caprio cosa c'entra? La leggenda vuole, che quello del sashimi nuovo stile sia uno dei suoi piatti preferiti e quando vada a mangiare da lui, se ne conceda almeno tre! Quindi, non c'è da stupirsi se sia diventato anche una delle mie pietanze predilette.

Torniamo a noi. La cosa interessante di questo omaggio alla cucina internazionale, sta nel fatto che, oltre ad essere molto versatile nell'ingrediente principale, che può essere di pesce come il dentice, il tonno, la ricciola, frutti di mare, ecc. anche di carne come un ottimo carpaccio o del tofu; rappresenta anche un ottimo modo per avvicinare chi è diffidente nei confronti della cucina giapponese e in special modo del pesce crudo.


ingredienti per 1 persona:
150 gr. di filetto di dentice
1 pizzico di aglio tritato finemente
1 cucchiaio di semi di sesamo tostato
1 radice di zenzero fresco
erba cipollina
1/2 cucchiaio di succo di lime
1 cucchiaio di salsa di soia
1 cucchiaio di olio evo
1 cucchiaino di olio di sesamo
1 ricciolo di carota per guarnire

Affettate il pesce in fette molto sottili. Disponetelo sul piatto da portata e passate una spolverata leggerissima di aglio su ogni fetta, con fili sottili di zenzero e erba cipollina.

Spargete i semi di sesamo tostati e versate dal centro della pietanza una salsa composta da: 1 cucchiaio di salsa di soia e 1 cucchiaino di succo filtrato di lime (chiamata anche "salsa di soia allo yuzu", se trovale lo yuzu).

Al momento di servire, irrorate con la salsa "nuovo stile" ( 1 cucchiaio di olio evo e 1 di olio di sesamo mescolati) calda al punto di fumo. 旺盛な食欲!

giovedì 25 febbraio 2010

4° GIORNO - PRANZO: schiavitù mentale, ile flottante piccante su passata di carote e caprino

Se fossi un pesce sarei un pesce gatto, con i baffoni lunghi e la coda veloce, che sbatte un po' di qua, un po' di la, tanto per creare una coltre melmosa che confonde le acque. Praticamente, come sto affrontando questa dieta "semiseria".

Da un famosissimo dessert francese, vi presento questo primo: una vera bomba!
Ma non di calorie.

ingredienti per 1 persona
5 carote medie
1 uovo
75 gr. di formaggio leggero (caprino)
sale, pepe, peperoncino in polvere e
scaglie di mandorle affettate tostate
1 cucchiaio di olio evo
1/2 porro

Mondate e affettate finemente il porro, facendolo soffriggere dolcemente, aggiungendo una dadolata di carote e aggiungete 20 cl. di acqua calda. Lasciate sobbollire per 15 min. , passate al mixer e aggiustate di sale e pepe.

Montate a neve l'albume, con un pizzico di sale, pepe e peperoncino. Formate delle quenelle e immergetele dolcemente di un tegame con acqua bollente, ma non troppo. Cuocetele 1 minuto per lato e poi giratele con una schiumarola, poi scolatele su carta assorbente.

Fate bollire nella stessa acqua il tuorlo aiutandovi con un mestolo, per qualche minuto, in maniera che diventi sodo fuori, ma morbido dentro.

Servite versando la passata sul piatto, poi gli albumi, il caprino con il tuorlo, una manciata di mandorle affettate tostate e una spolverata di sale e pepe.


mercoledì 24 febbraio 2010

3° GIORNO - CENA: note di pesce spada affumicato, con avocado e capesante pralinate al pistacchio

Oggi sto già meglio, almeno mi è passata l'emicrania. Dovete sapere che spesso sono a pranzo dai miei genitori e che mia madre mi prepara esattamente quello che è previsto dalla dieta. Questa Santa Donna, mi ricorda ogni volta, che mio padre se non mangia un piatto di pasta al giorno va fuori di testa.

Che pazienza ci vuole, mi chiedo io! Ma va bene così, altrimenti come potrei premiarmi la stessa sera, con la ricetta qui sotto, dove ho sostituito il prosciutto cotto, con fettine di pesce spada che ho affumicato io stesso, grazie ad un gentile prestito del mio compare Stefano? e ancora capesante; sostituendo l'insalata verde con dell'ottimo avocado, del pistacchio e una succulenta melanzana?

Pagherò cara la mia furbizia, domani c'è yogurt con la frutta. Doh!

200gr. di pesce spada affumicato
2 capesante
1/2 avocado
succo di 1/2 limone
1 melanzana
1 cucchiaio di pistacchi tritati
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
sale, pepe

Lavate e pelate la melanzana, tagliate la polpa a cubetti e fate saltare in padella con 1/2 cucchiaio di olio fino a quando saranno ben dorati e croccanti, salate e pepate.

Pelate il 1/2 avocado, ricavandone delle strisce sottili con un coltello e mettendole a bagno in acqua e il succo di 1/2 limone fresco filtrato.

Riempite le fettine di spada a mo' di involtini con i cubetti di melanzane. Alternando con le fettine di avocado, dopo averle sgocciolate e asciugate con carta da cucina.

Saltate in padella ben calda le capesante private del corallo, lasciandole dorare. Levatele dal fuoco e passatele nel pistacchio tritato.

Servite con un filo di olio, sale e pepe.

martedì 23 febbraio 2010

2° GIORNO - CENA: emicrania, compleanno e involtini di ricciola e spinacini marinati nell'arancia

Ah, che serata!  Una mia carissima amica, la Vale, oggi festeggia gli anni e ci ha invitati tutti in un bar molto carino appena fuori dalle mura del centro. Sapete, uno di quei posti che fanno l'happy hour, dove al bancone trovi un sacco di cicchetti da sbeccottare, come anelli di cipolla fritti, focacce genovesi appena sfornate, mille varianti di canapè e quant'altro si possa immaginare e volavano bottiglie e aperitivi come se li regalassero. Insomma una tortura.

Fino a qualche istante fa, eravamo li, io e i miei amici, compagni di questa dieta stupida e assassina, impalati, come se fossimo terrorizzati da tutto quel ben di Dio. Continuavamo a guardarci  ammutoliti, quasi stessimo comunicando telepaticamente: "Ma chi ce l'ha fatto fare?".

Dei cretini. Ecco l'impressione che davamo a chi ci offriva da bere e noi stizziti, gli rispondevamo: "Non posso, sono a dieta". Pazienza, sono adulto, vaccinato e responsabile delle mie scelte, ma altrettanto consapevole che, una volta a casa mi sarei potuto pappare un signor piatto, che mi avrebbe ricompensato della mia scelta di clausura alimentare. E così è stato.

La dieta di oggi prevedeva prosciutto cotto e un frutto. Ho sostituito la carne con un pesce che adoro, la ricciola, cotta nella marinatura e alcune foglie di spinacini. Questa si che è vita!

200 gr. di filetto di ricciola freschissima
100 gr. di spinacini
1 limone
1 arancia rossa non trattata
1 cucchiaino di salsa di soia
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva

Tagliate il filetto in strisce sottili, adagiateli sopra un foglio di pellicola antiaderente e appoggiatevi sopra uno strato di foglie di spinacini. Arrotolate il tutto, come se fosse un involtino, lasciando la pellicola solo esternamente. Tagliate dei cilindri della dimensione di un boccone. Togliete la pellicola e sistemateli in piedi sul piatto da portata.

Preparate un'emulsione con il succo di un 1/4 di limone filtrato, un cucchiaio di olio e uno di salsa di soia.

Irrorate con questo composto il piatto, coprite e lasciate marinare in frigo per un'oretta.

Servire con alcuni spicchi d'arancia pelata a vivo e tagliati a cubetti, una julienne sottile della buccia e alcune gocce del suo succo.

1° GIORNO - CENA: maledizioni, crampi e tortino di insalata brasiliana e sedano

Reinventarsi? Sembra facile. Forza, coraggio e un pizzico di creavità. Primo punto. Non mangiando carne ed essendo lunedì non ho comprato pesce, non mi fido. Per fortuna in frigo ho delle bistecche di soia. Lo so, non è proprio la stessa cosa, ma con la fame che ho, non sono in grado di guardare il pelo nell'uovo. Secondo. Ho voluto abbellire il tutto con dei semi di sesamo, più che apportare calorie te ne chiedono e dato che mangiamo soprattutto con gli occhi…, continuiamo così, facciamoci del male.

Ingredienti:
1 bistecca di soia (100 gr. circa)
1 gambo di sedano
12 foglie di insalata brasiliana
1/2 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
1 cucchiaino di salsa di soia
semi di sesamo

Mondate e lavate l'insalata. Sbollentate 4 foglie di insalata in acqua bollente per 3 volte, scolate, asciugate.

Tritate grossolanamente la bistecca e il sedano, scottandola in una padella antiaderente calda.

Passate al mixer l'insalata rimasta, con olio, un cucchiaino di acqua e uno di salsa di soia. Passate al setaccio.

Foderate uno stampino con le foglie di insalata sbollentate, riempite con la farcia.

Servite girando lo stampino sul piatto, irrorate con la salsa e una spolverata di semi di sesamo.

CHE FAME DA LUPI!!! - la farsa continua, con le dovute modifiche

Dunque da dove comincio? La dieta che sto seguendo assieme ad alcuni amici, è notevolmente sbilanciata, in tutti i sensi. Alcuni la chiamano "Dieta di Planck o Plank" , antica e priva di ogni cognizione di causa, non si basa su regole o principi nutrizionali o su quantitativi chiari e bilanciati riguardo agli stessi alimenti da assumere, ma su un elenco di stupide regole da seguire. Bisogna porre rimedio, chiarendo alcuni punti come i condimenti e integrando li dove vi sono delle evidenti mancanze. Vorrei anche ricordare che il sottoscritto non è un nutrizionista o un dietologo, ma solo leggermente in sovrappeso e privo di ogni disciplina alimentare (golosità) e che in nessun modo vuole imporre nulla a nessuno, ma solo fare un esperimento a proprie spese, raccontando la propria esperienza e perché no, farci quattro risate.

Regole di base:
Sorridere sempre. Niente pane o grissini, zucchero ed alcolici e bevande gassate. Aceto o succo di limone a volontà, olio extravergine di oliva e salsa di soia un cucchiaio al giorno. In caso di necessità rompere il vetro e sgranocchiare una carota cruda o del sedano o finocchi o una mela. Se per causa di forza maggiore sgarrate, rimediate il pasto successivo con tè, limone e 2 fette biscottate. NON ADATTA a chi soffre di intolleranze note agli alimenti previsti o è a regime di dieta particolare per motivi di salute.

Dimenticavo: dato che non mangio carne, ma pesce, mi regolerò di conseguenza.
Grazie a tutte!

1° GIORNO
COLAZIONE: caffè, senza zucchero
PRANZO: 2 uova sode, spinaci poco salati
CENA: bistecca alla griglia o 3 fette di arrosto con insalata verde e sedano.

2° GIORNO
COLAZIONE: caffè senza zucchero , ed 1 panino o 3 fette biscottate
PRANZO: 1 bistecca , insalata Verde e 1 frutto a piacere
CENA: prosciutto cotto a volontà, un'arancia

3° GIORNO
COLAZIONE: caffè senza zucchero , ed 1 panino o 3 fette biscottate, succo d'arancia
PRANZO: 2 uova sode, insalata e pomodoro
CENA: prosciutto cotto ed insalata verde

4° GIORNO
COLAZIONE: caffè senza zucchero , ed 1 panino o 3 fette biscottate, succo d'arancia
PRANZO: 1 uovo sodo, carote cotte o crude con formaggi magri (philadelphia light)
CENA : frutta e yogurt naturale e una gamba del tavolo

5° GIORNO
COLAZIONE: caffè senza zucchero 3 fette biscottate, un frutto
PRANZO: Pesce Lesso ed insalata di pomodoro
CENA : Bistecca e Insalata Verde

6° GIORNO
COLAZIONE: caffè senza zucchero , ed 1 panino o 3 fette biscottate, un frutto
PRANZO: pollo alla griglia senza pelle e grasso, zucchine lesse
CENA : 2 Uova sode e carote crude o cotte

7° GIORNO
COLAZIONE: caffè e 2 fette biscottate, succo di frutta
PRANZO: sbizzaritevi, ma ricordate che il senso di colpa potrebbe farla da padrone
CENA : tè verde con 2 fette biscottate.

lunedì 22 febbraio 2010

1° GIORNO - PRANZO: I CRAMPI, IL SOUFFLE' DI SPINACI CON UOVA SODE E POLVERE DI TUORLO D'UOVO

Vi assicuro che ho i crampi dalla fame e sono isterico e non è esattamente il momento di smettere di fumare. Continuo la mia attività in rete, guardo, leggo, lascio commenti e letteralmente sbavo come una lumaca, fissando come un ebete le meravigliose ricette che stanno postando le mie fantastiche amiche. Vi odio. Mi odio. Vi amo. Mi odio.

Bene, incominciamo. Allora, la dieta dice, caffè senza niente, uova sode con spinaci bolliti, poco salato. Io propongo: soufflé di spinaci e uova sode con polvere di tuorlo d'uovo.

ingredienti:
2 uova
250 gr. di spinaci
sale poco

Cuocete a vapore gli spinaci. Nel frattempo fate bollire in acqua fredda un uovo. Levatelo dopo 8-9' da quando l'acqua ha preso bollore, altrimenti il tuorlo diventerà verde. Spelatelo e tagliatelo a metà, sbriciolando il tuorlo e passandolo sotto il grill sino a quando non si sarà seccato, non bruciatelo!

Passate al mixer gli spinaci con il tuorlo dell'altro uovo, montate a neve l'albume con un poco di sale. Mescolate delicatamente il composto di verdure senza smontarlo.

Versate in uno stampino molto delicatamente senza fare pressione e infornare a forno caldo, per 25' minuti a 180°, non ventilato.

Servite come da foto, salando poco.

CHE FAME DA LUPI!!! - storia di una dieta semiseria

Cose da pazzi, sono a dieta! Sono solo poche ore e ho una fame che mi mangerei un dinosauro, anzi due. Inizio oggi, con l'obiettivo di buttar giù un pò di chiletti e far ammenda per tutto quello che mi son pappato durante tutte le feste, senza mai smettere. Questa è la dieta che mi ha passato la mia Bella, lei l'ha appena finita ed ha funzionato proprio bene... chissà! Per ora è solo una strada in salita, che affronterò con i piedi legati e dentro un sacco. Sigh!

Apporterò delle modifiche dato che non mangio carne, sostituendo con soia, saitan e altro ancora; inoltre cercherò di presentare il tutto a modo mio, dato che questo è una delle prerogative di questo blog. In bocca al lupo... seee, magari!

PRIMO GIORNO
Colazione: caffè a volontà senza latte ne zucchero
Pranzo: 2 uova sode e spinaci bolliti (poco salati)
Cena: 1 grande bistecca ai ferri o 3 fettine fritte, insalata verde e sedano

SECONDO GIORNO
Colazione: caffè senza latte ne zucchero + 1 panino
Pranzo: 1 grande bistecca ai ferri, insalata verde e frutta
Cena: prosciutto cotto, senza pane

TERZO GIORNO

Colazione: caffè senza latte ne zucchero + 1 panino
Pranzo: 2 uova sode, insalata e pomodori
Cena: prosciutto cotto con insalata verde

QUARTO GIORNO

Colazione: caffè senza latte ne zucchero + 1 panino
Pranzo: 1 uova sode, carote (crude o bollite) e formaggio magro
Cena: frutta e yogurt naturale


QUINTO GIORNO

Colazione: caffè senza latte ne zucchero + carote con succo di limone
Pranzo: pesce cotto a vapore e pomodori
Cena: 1 grande bistecca ai ferri e insalata verde

SESTO GIORNO

Colazione: caffè senza latte ne zucchero + 1 panino
Pranzo: pollo arrosto
Cena: 2 uova sode e carote (crude o bollite)

SETTIMO GIORNO

Colazione: the al limone
Pranzo: 1 grande bistecca ai ferri e frutta
Cena: quello che vuoi

Quando non siano elencato espressamente le quantità, l’alimento può essere mangiato a sazietà!
E’ severamente proibita l’assunzione di alcol!!!
Dopo i primi 7 giorni si deve ricominciare da capo la dieta per un’ulteriore settimana.
Dopo 2 settimane si può ricominciare a mangiare “naturalmente”.
Se si segue questa dieta esattamente si possono perdere sino a 9 kg.
L’Institute assicura che questa dieta è in grado di cambiare il metabolismo di chi la segue tanto che nei 3 anni successivi non si dovrebbe + riprendere il peso perso

LINGUINE AL POMODORO E BASILICO

Sono soddisfatto, questo blog è piaciuto a molti, ma qualcuno mi ha fatto notare che i piatti che propongo sono spesso, troppo complessi e laboriosi. Quindi oggi ho scelto un classico dei classici della cucina italiana: pasta con il pomodoro. Dedicato al mio amico Jack.

Per 2 persone:
180 gr. di linguine garofalo
2 spicchi d'aglio
100 gr. di pomodori pelati San Marzano
50 gr. di grana
sale, pepe bianco, olio extravergine d'oliva
10 foglioline di basilico

Fate bollire dell'acqua fredda in una pentola, appena bolle aggiungete un cucchiaio di sale grosso. Cuoceteci la pasta, seguendo il tempo di cottura riportato sulla confezione.

Scaldate in una padella l'olio e soffriggete l'aglio pelato, appena si dora, toglietelo. Aggiungete 8 foglioline di basilico e la polpa dei pomodori tagliati a dadini. Condite con sale e pepe bianco e cuocete per 3 min.

Scolate le linguine al dente e fatele saltare per qualche istante in padella con la salsa.

Servite con un filo di olio crudo, guarnite con una fogliolina di basilico e sottili scaglie di grana


giovedì 18 febbraio 2010

FAGOTTINI DI RADICCHIO, NOCI E MORLACCO

Che settimana! Domani è già venerdì e sono cotto. In questi giorni non ho avuto il tempo di cucinare praticamente nulla, ho mangiato sempre fuori, tra una foto e un'altra, mi sono fermato in trattoria, al giapponese, al fastfood. Anni fa era la norma, ho vissuto spesso in albergo o a casa di qualche amico. Adesso questo stile di vita mi distrugge. Per rincuorarmi a pranzo, ho preparato questi fagottini fatti con quello che ho salvato dal cassonetto dell'umido, spero vi piacciano!

Vi auguro fin d'ora un buon fine settimana, dato che, i miei impegni mi porteranno lontano da casa.

per 2 persone:

50 gr. di farina 00
50 gr. di farina di semola dura
1 uovo
8 fili di erba cipollina
80 gr. di morlacco
1 cucchiaio di latte
1 cespo di radicchio tardivo
1 scalogno
1 mestolo di brodo vegetale
40 gr. di noci sgusciate
1/2 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva, pepe, sale, noce moscata macinata

Preparate l'impasto amalgamando le farine e le uova assieme, fino ad ottenere una pasta soda, compatta e lucida. Avvolgetela nella pellicola trasparente e riponete in frigo per circa un'oretta.

Mondate e lavate il radicchio, affettate grossolamente con un coltello e brasatelo con un filo d'olio, trito di scalogno e 1/2 d'aglio,il pepe e il brodo, a fuoco dolce per 25'. Quando si sarà ammorbidito togliete il radicchio, scolatelo e lasciate intiepidire il liquido e filtrate.

Togliete la pasta dal frigo, stendetela con un mattarello infarinato e passatela, se ne siete provvisti in una macchina per la pasta, in maniera da ricavare delle strisce molto sottili di circa 15 cm di larghezza, ricavatene dei quadrati. Riempiteli con pezzettini di morlacco tagliato a cubetti, avendo cura di lasciarne circa 1/3 da parte, il radicchio e il trito grosso di metà delle noci. Fate dei fagottini e chiudeteli con i fili di erba cipollina. Cuocete in abbondante acqua poco salata per circa 8'.

Preparate una salsa, con le noci rimaste, scaldandole in un pentolino a bagnomaria, con 30 gr. di morlacco, un pizzico di noce moscata e il latte. Fate sciogliere lentamente e mescolate per eliminare i grumi.

Servite versando il liquido di cottura del radicchio a specchio sul piatto, i fagottini e irrorate con la salsa calda.

mercoledì 17 febbraio 2010

17 FEBBRAIO GIORNATA MONDIALE DEL GATTO

Questo è la gioia della mia Bella e mia, si chiama Kato e ha il terrore di Beppe Bigazzi... strano, ma è nato in un paesino vicino a Vicenza! Lui mi osserva spesso quando cucino, mi fa le fusa e se non sto attento salta sul tavolo e si mangia tutto. Carino, non trovate?

lunedì 15 febbraio 2010

BEPPE BIGAZZI, VERGOGNATI!

Sono indignato, sia come "Felix", sia come amante degli animali e proprietario di un bellissimo gatto!

La notizia che riporto è apparsa ieri sul sito online di Repubblica, mi è stata segnalata dal mio caro amico Stefano, a voi i commenti...

http://www.repubblica.it/cronaca/2010/02/14/news/bigazzi_gatti-2299915/index.html?ref=search

domenica 14 febbraio 2010

MUFFIN AL CAFFE' CON PISTACCHI E CUORE EXTRAFONDENTE DI CIOCCOLATO

I muffin, andrebbero mangiati con le mani, ma questo qui, con una colata di cioccolata degna delle peggiori eruzioni vulcaniche della storia, bisogna affrontarlo con una forchettina da dessert. Una bomba calorica per chi in questo particolare giorno ha bisogno di coccole e amorevoli attenzioni. Buon San Valentino!

La ricetta è la stessa di quella che avevo proposto con la carota, con piccole differenze.

per 9 muffin:
200 gr. di farina 00
100 gr. di zucchero
150 ml. di latte
50 ml. di caffè
100 gr. di cioccolata extrafondente
80 gr. di burro
2 uova
1 bustina di lievito per dolci
3 cucchiai di pistacchi pelati
1 pizzico di sale


Lasciate ammorbire il burro a temperatura ambiente in un recipiente con i bordi alti, incorporate lo zucchero passandolo prima con un setaccio, aggiungete 2 uova e mescolate.

Poi aggiungete assieme la farina setacciata e il lievito, il latte e caffè freddo un poco per volta, continuando a mescolare.

Sminuzzate grossolanamente i pistacchi  e versateli nel recipiente con gli altri ingredienti, un pizzico di sale e girate, in modo che tutto si distribuisca uniformemente nel composto.

Versate la pasta nelle formine per muffin e aggiungeteci dei pezzi di cioccolata extrafondente, aiutandovi con le dita al centro dell'impasto. Infornate nel forno preriscaldato a 180° per circa 30 min., in caso fate la prova dello stecchino per vedere se sono cotti al punto giusto.

sabato 13 febbraio 2010

ANCORA AVANZI: CARCIOFI INCAMICIATI CON FONDUE DI FORMAGGI

Finalmente ieri ho fatto la spesa e ho riempito il frigo. La mia sembrerà una paranoia, ma quando è praticamente vuoto, mi sento come se la vita non mi offrisse delle alternative accettabili e questo mi far star male e mi deprime. Forse soffro della sindrome dello scoiattolo. Comunque sia, adesso che è di nuovo pieno sto molto meglio e il post che segue è quello che ho preparato con gli ultimi avanzi.

per 2 persone:
150 gr. di pasta sfoglia
3 carciofi
1/2 bicchiere di vino bianco
1 foglia di alloro
1 scalogno
1 spicchio d'aglio
olio extravergine
100 gr. di formaggi vari (80gr. di fontal+20 gr. di grana)
1 cucchiaio di latte
pepe, sale, noce moscata q.b.
1 foglia di alloro


Mondate i carciofi, eliminando le foglie dure e spaccatelo a metà per lungo. Scottatelo con olio, aglio, scalogno a rondelle e una foglia di alloro. Appena lo scalogno inizia ad appassire, aggiungete 1/2 bicchiere di vino e 1/2 di acqua, coprite e cuocete per altri 20'. Aggiustate di sale e pepe e lasciarte raffreddare.

Tagliate delle strisce di pasta sfoglia della larghezza dei carciofi e avvolgeteceli in modo da lasciare scoperta una parte della punta. Infornate per 20' a 200° a forno caldo.

In un pentolino scaldate i formaggi, tagliati a cubetti con del latte e mescolate fino a quando saranno fusi e senza grumi e infine aggiungete un pizzico di noce moscata macinata.

Servire i carciofi ben caldi, irrorandoli con abbondante fondue.

Buon Fine Settimana a Tutti!

giovedì 11 febbraio 2010

LA CENA DEGLI "AVANZI" 1.1

Stamattina mi sono scervellato per decidere cosa postare, ma guardando in frigo mi veniva da piangere, non parliamo poi del portafoglio… Che fare? Non si dice che la vera bravura di una cuoca o di un cuoco dipenda da cosa riesca a fare con quello che ha a disposizione? Allora ecco cosa ho preparato per cena, con un vecchio numero di Cucina Italiana alla mano:

1- SOUFFLE' DI ZUCCA E CAROTE

per due persone:

2 carote
80 gr. di zucca
50 gr. di grana padano grattugiato
2 uova
burro, sale, pepe, noce moscata

Lessate, le carote e la zucca, dopo averle pulite e ridotte a dadini. Scolateli e frullateli, con il formaggio, i tuorli delle uova, sale, pepe noce moscata.

Montate a neve gli albumi con un pizzico di sale. Mescolate delicatamente il composto di verdure con gli albumi senza smontarli.

Versate in stampini individuali imburrati, molto delicatamente senza fare pressione e infornare a forno caldo, per 25' minuti a 180°, non ventilato.

Servire caldissimi, si sgonfieranno praticamente subito (quello nella foto era stupendo, alto il doppio, ma levandolo dallo stampino per lo scatto, sigh!, e mi raccomando: che non vi venga in mente di aprire il forno prima che sia terminato il tempo di cottura!).

CENA DEGLI AVANZI 1.2

2 - CIPOLLE RIPIENE IN CROSTA DI SFOGLIA

per 2 persone:
1 cipolla bianca grossa
1/2 foglio di pasta sfoglia
1 filetto di aringa affumicata
1 scalogno
4 capperi dissalati
2 tazze di latte
1 bicchiere di vino
1 uovo
120 gr. di ricotta romana
1 foglia di alloro
burro, sale

Fate bollire nel latte l'aringa per 20' con una foglia di alloro, scolatelo e sfilettatelo.

Preparate un trito di scalogno, in una casseruola aggiungete il burro,  i capperi privati del sale, un bicchiere di vino e uno di acqua e cucinateci l'aringa per altri 20' o sino a quando rimarrà un composto abbastanza solido, senza però farlo bruciare. Passate tutto al mixer e lasciate raffreddare.

Sbucciate la cipolla senza romperla e incidetela fino al centro. Lessatela  per circa 20'.

Mescolate in una terrina la ricotta e il composto di aringa, e riempite con un cucchiaio 4 foglie di cipolla, arrotolatele poi in strisce di pasta sfoglia e pennellate con l'uovo sbattuto. 

Infornate per 20' a 200°.

CENA DEGLI AVANZI 1.3

3 - UOVA IN CAMICIA IN NIDO DI PORRI

per 2 persone:

2 uova
1 porro lungo
50 gr. di burro
30 gr. di panna da cucina
vino bianco, scalogno, sale e pepe
1 rametto di timo

Mondate il porro e tagliate a julienne per lungo, poi fatelo stufare in padella con metà del burro, un cucchiaio di acqua e sale, fino a quando non si saranno ammorbiditi. Con una forchetta, come se fossero spaghetti formate dei nidi nei piatti in cui servirete.

Cuocete le uova in camicia (vedi ricetta del tortino di patate in morbida sorpresa).

Preparate una salsa facendo andare 1/2 bicchiere di vino bianco, con del timo, 1/2 scalogno a rondelle. Riducete della metà, filtrate, fate bollire e aggiungete la panna e il burro rimasto.

Servite come da foto, con il porro a nido, sopra l'uovo con sale e pepe e salsa a lato.

mercoledì 10 febbraio 2010

RAVIOLI AL CIOCCOLATO RIPIENI DI ARINGA IN SALSA DI POMODORO

Uff, che piatto complicato! Ho trovato la soluzione per eliminare una confezione di aringhe che avevo da un bel po', in un vecchio libro di ricette nordiche, ma non immaginavo che fosse così lungo da preparare, eppure il suo sapore, anche se leggermente forte e da "adulti", mi ha saputo ricompensare. Non adatto a tutti!

Per 2 persone:
100 gr. farina 00
20 gr. di cacao amaro
1 uovo
1 filetto di aringa affumicata
100 gr. di pomodori
basilico e prezzemolo
1/2 lt. di latte
olió, sale, pepe q.b.

Sfilettate l'aringa e lasciatela in ammollo nel latte per almeno 24 ore. Tagliatela a cubetti assieme a metà dei pomodori, aggiungete del basilico e formate una farcia.

Preparate l'impasto amalgamando la farina, il cacao e l'uovo, fino ad ottenere una pasta soda, compatta e lucida. Avvolgetela nella pellicola trasparente e riponete in frigo per circa un'oretta.

Togliete la pasta dal frigo, stendetela con un mattarello infarinato e passatela, se ne siete provvisti in una macchina per fare la pasta, in maniera da ricavare delle strisce molto sottili di circa 10 cm di larghezza, riponete delle palline di farcitura della grandezza di un cucchiaino nel mezzo della sfoglia e chiudete a libro. Ritagliate a mezzaluna con una rotella dentata.

Preparate una salsa cruda di pomodoro, olio, sale, pepe e basilico e passatela con un colino.

Sbollentate i ravioli in acqua bollente poco salata e scolateli bene.

Versate la salsa a specchio, adagiatevi i ravioli al centro e rifinite con un filo d'olio.

martedì 9 febbraio 2010

CROISSANT DI RADICCHIO TARDIVO IN SALSA DI LATTE

 
Ultimamente ci metto più tempo a scrivere i titoli dei piatti proposti, che a mangiarne il contenuto. Comunque sia,  eccovi un'altra ricetta tirata fuori dal cilindro magico e rivalutata con verdure stagionali di zona, che dire: "Very good!".

per 2 persone:
4 cespi di radicchio tardivo di Treviso
1/2 cipolla
1/2 spicchio d'aglio
1 foglio di pasta sfoglia
olio extravergine d'olio
1 uovo
100 gr. di fontal
30 gr. di noci spelate
30 gr. di parmigiano
25 cc. di brodo vegetale
25cc. di panna da cucina
sale, noce moscata, semi di papavero q.b.

Mondate e sciacquate il radicchio e tagliatelo per lungo e togliete la parte in mezzo formando un contenitore.

Brasate il radicchio con un filo d'olio, trito di 1/2 cipolla e 1/2 d'aglio e il brodo, a fuoco dolce per 25'. Quando si sarà ammorbidito togliete il radicchio e lasciate intiepidire il liquido.

Frullate i formaggi con le noci e sistematene la farcia su tutto il radicchio, lasciandola rassodare sotto il grill per un paio di minuti.

Tagliate la pasta sfoglia per lungo in quattro pezzi, ricongiungete le metà del radicchio, avvolgendolo come se fosse un croissant. Spennellate con l'uovo, spolverate con semi di papavero  e infornate a forno preriscaldato per 20' a 200°.

Passate al mixer il liquido di cottura del radicchio, filtratelo e aggiungete mescolando la panna da cucina e un spolverata di noce moscata, aggiustandola di sale.

Versate nei piatti di servizio, la salsa a specchio adagiandovi i croissant caldissimi.

lunedì 8 febbraio 2010

CUORE DI CARCIOFI CON BRUNOISE DI PANE CASERECCIO SU VENTAGLIO DI PATATE

Mia madre oggi mi si è presentata come Tiziano Ferro, e mi ha fatto un regalo: un bel pezzo di bottarga di muggine, freschissima, appena portata dalla Sardegna. Subito mi sono operato per rendere al meglio questa prelibatezza, su un suo libro di cucina ho trovato questa ricetta, facile e veloce, da proporre come antipasto o rincarando le dosi come secondo.

per 2 persone:
1 carciofo fresco
1 patata rossa
1/2 scalogno
1 spicchio d'aglio
1 spicchio d'aglio fresco
1/2 carota
1 bicchiere di brodo vegetale
olio extravergine d'oliva q.b.
2 filetti d'acciuga dissalata
1 fetta di pane casereccio
2 cucchiai di pangrattato
bottarga di muggine a piacere

Mondate il carciofo e dividetene il cuore (la parte più morbida) in quattro parti e fatelo andare in padella con un filo d'olio, lo scalogno, l'aglio. Appena lo scalogno appassisce, togliete i pezzi di carciofo e teneteli al caldo, eliminate l'aglio, aggiungete la carota tritata, il brodo vegetale. Fate cuocere per qualche minuto, aggiungete un cucchiaino di pangrattato e passate al mixer e filtrate con un colino, per ottenere una salsa.

Sciacquate con abbondate acqua fredda i filetti d'acciuga, asciugate con carta assorbente e metteteli sotto il grill fino a quando si saranno seccati completamente. Aggiungete il pangrattato e usate questo composto per impanare la patata, dopo averla tagliata a fettine sottili e saltata con olio in padella.

Passate con l'aglio fresco tagliato a metà e schiacciato sul pane casereccio, affettatelo a cubetti e irrorate con un filo d'olio. Passate sotto il grill assieme alle fette di patate fino a doratura.

Versate la salsa a specchio sul piatto, al centro di questo un ventaglio di patate, due pezzi di carciofo, il pane e una robusta grattugiata di bottarga.

sabato 6 febbraio 2010

TORTINO DI PATATE CON MORBIDA SORPRESA

E' proprio vero: nessun nasce imparato! Per preparare questa ricetta ho dovuto apprendere come cucinare un uovo in camicia e vi assicuro che non è semplicissimo. Ma,  la bontà di questo piccolo miracolo culinario vale bene lo sforzo di provarci.

Per 1 porzione:
1 uovo
1 porro
1/2 spicchio d'aglio
1 fetta di pane raffermo
1 patata rossa
1 cipolla di tropea
1 pezzetto di zucca
1 noce di burro
brodo vegetale
50 g. di aceto di vino bianco
olio extravergine d'oliva
sale pepe q.b.

Pelate la patata e grattugiatela, saltatela in padella con un filo di olio e mezza cipolla di tropea tagliata a rondelle finissime. Salate, pepate.

Mettete il una pentola dell'acqua acidula (l'acqua va resa acida aggiungendo 50 g di aceto bianco per ogni litro) e sale. Non appena accenna a bollire, abbassate la fiamma, rompete l'uovo in un mestolo e immergetelo delicatamente, appena si sarà rappreso tiratelo fuori (il tuorlo deve rimanere quasi crudo), sciacquatelo sotto l'acqua per eliminare il sapore di aceto e scolate su carta assorbente.

Rivestite uno stampino imburrato con striscioline di porro, precedentemente scottate nella stessa acqua dove avete cotto l'uovo. Versateci uno strato di patata, poi l'uovo (avendo cura di non romperlo) e un altro di patate. Mettete lo stampino in forno a 140° per 7'.

Preparate una salsa facendo andare il pane raffermo spezzettato con olio, aglio, cipolla per qualche minuto, aggiungete brodo vegetale caldo, riportare a ebollizione, passate con il mixer, passate con un passino, aggiustate di sale e versate a specchio sul piatto.

Giratevi sopra il tortino e servite con una julienne di zucca.

giovedì 4 febbraio 2010

DADOLATA DI VERDURE IN CESTINO DI GAMBERI

La mia Bella si è messa a dieta, così per darle man forte mi dovrò adeguare anch'io. Ma, goloso come sono, sarà un'impresa ardua. Ad esempio, oggi mi son proposto di fare delle verdure al vapore… niente di più dietetico e salutare direte voi, sbagliato! Ecco cosa m'è venuto fuori, mixando una ricetta di Vissani e una letta un paio di mesi fa su Cucina Italiana. Mannaggia a Me!

per 2 persone:
6 gamberoni
1 carota
1 costa di sedano
1 patata
1 zucchina
30 gr. di zucca
2 noci di burro
1 scalogno
1 cucchiaino di zucchero
1 fetta di pancarrè
4 fili di erba cipollina
timo
maggiorana
1 cucchiaio di vino bianco
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
2 cucchiai di aceto balsamico
sale q.b.
6 spiedini di legno

Riducete le verdure in cubetti da circa 1 cm. per lato e cuocetele al vapore (o anche in forno) per circa 10'.  Poi passatele il un tegame a fuoco vivo con una noce di burro e un cucchiaino di zucchero e cuocete a fuoco vivo per circa 2' sfumando con un cucchiaio di aceto.

Sgusciate i gamberi, eliminate il filo nero con uno stuzzicadenti e infilzateli su degli spiedini, per far in modo che non si arriccino durante la cottura.

Fate bollire in una padella, 1 mestolo di acqua, un pizzico di sale, lo scalogno a rondelle, il timo, la maggiorana, il vino e cuoceteci i gli spiedini di gamberi per circa 2', spegnete il fuoco e lasciate in cottura per altri 2'. Levate gli spiedini e apriteli a libro dal lato della pancia e passateli con un matterello su due fogli di cartaforno.

Tritate il pancarrè con 2 fili d'erba cipollina.

Disponete a cestino i gamberi in fogli di cartaforno quadrati di circa 10 cm. con la pancia verso l'alto, un fiocchetto di burro, il pancarrè tritato e al dadolata di verdure, chiudete le code aiutandovi con 1 filo di erba cipollina, chiudete la carta e infornate per 10' a 200°. Servite con un filo di olio extravergine e aceto balsamico.

mercoledì 3 febbraio 2010

CRESPELLE RICOTTA E ZUCCHINE IN CREMA DI PATATE

Ieri dormicchiavo davanti la tv, quando tra le mille ricette che proponeva su "Gambero Rosso", ho adocchiato questa. Mi è subito piaciuta, anche perché avevo già tutti gli ingredienti, necessari. Oggi l'ho rifatta, visto il risultato molto più che soddisfacente, nella variante con le zucchine.

per 2 persone
100 gr. farina 00
120 ml. di latte
1 uovo
150 gr. di ricotta fresca
3 zucchine
1/2 scalogno
1 patata
1/2 porro
qualche scaglietta di formaggio grana
olio extravergine d'oliva, burro, sale e zucchero q.b.


Preparare la pastella per le crespelle in una ciotola, che farete riposare in frigo per almeno 30 min., sbattendo la farina, l'uovo, il latte e un pizzico di sale con una frusta fino ad ottenere un composto senza grumi.

Affettate il porro e fatelo soffriggere con pochissimo olio extravergine d'oliva e 1/2 cucchiaino di zucchero semolato, pelate la patata e tagliatela a cubetti piccoli, aggiungetela al soffritto, fate tostare e poi coprite il tutto con acqua calda. Fate cuocere per 10-15 min, passate al mixer e aggiustate di sale.

A parte soffriggete il trito di 1/2 scalogno, aggiungete le zucchine tritate grossolamente e cuocete per qualche minuto. Salate e lasciate raffreddare. Appena si saranno raffreddate, incorporate la ricotta, girando per ottenere una farcia densa. In caso aggiungere pochissimo latte.

Ora preparate le crespelle, facendo sciogliere una piccola noce di burro in un padella calda, versatevi poca pastella e distribuitela girando la padella stessa, in modo che siano le più sottili possibili.  Fate dorare per circa 1-2 min. per lato. Con le quantità che vi ho suggerito verrano circa 4 crespelle.

Distribuite la farcia nelle crespelle, magari aiutandovi con una sac à poche e arrotolatele, tagliando dei pezzi di circa 4 cm. di lunghezza.

Impiattate, distribuendo le crespelle in piedi, versandoci sopra qualche scaglia di grana sottile e passate sotto il grill fino a doratura

Servite con la salsa di patate calda.

lunedì 1 febbraio 2010

SALMONE ARROSTITO CON INSALATA DI FINOCCHI, AVOCADO E GAMBERONI


Eeeeh, non ci sto dietro, mi piacerebbe postare tutto quello che cucino, ma per adesso non ci riesco! Questo l'ho preparato in velocità per cena e ho dovuto fotografarlo con il telefonino, perché avevo giustamente una fame da lupi ed era troppo squisito: fosse per me mangerei quintali di avocado, ma il dietologo mi ha messo in guardia, dice che fa salire il colesterolo… avrà detto la verità o era invidioso? Non sono mica Little Tony!

Per 2 persone:
1 avocado maturo
200 gr. di code di gamberoni
200 gr. di salmone selvatico fresco
1 finocchio
2 lime
qualche fogliolina di menta e erba cipollina
1 cucchiaio di semi di sesamo tostati
2 cucchiai di salsa di soia
1 cipollotto
2 cucchiai di maionese
olio extravergine d'oliva, sale, pepe q.b.
acqua minerale gasata

Curate il salmone eliminando le spine e la pelle e fatelo marinare per 10 min. in un'emulsione di olio, un cucchiaio di salsa di soia, un cipollato e dell'erba cipollina finemente tritati e il succo di un lime.

Sgusciate le code di gamberoni, eliminando il filetto nero, saltatele in una padella ben calda con un goccio di olio. Lasciate raffreddare.

Preparate la salsa per condire l'insalata con il succo del lime rimasto, salsa di soia, la maionese e olio d'oliva.

Mondate il finocchio e affettatelo molto finemente con una mandolina, aggiungete l'avocado pulito, eliminando la buccia, la noce e tagliatelo a cubotti. Versateci la salsa e mescolate bene per non farli annerire. Ora le code di gamberoni. Una spolverata di foglie di menta tritate e i semi di sesamo. Mettere in frigorifero.

Sgocciolate il filetto di salmone, dividetelo in porzioni e scottatelo su una padella ben calda su ogni lato fino a doratura. Servite ben caldo accompagnando con l'insalata.



TORTA MONFERRINA BOCCA DI DAMA



Nella credenza ho 10.000 scatolette di albicocche sciroppate e mi dimentico sempre che sono li, così di tanto in tanto ne prendo una me mi dico: "e adesso?". Per fortuna, che nella ricerca di un'altra ricetta mi son imbattuto in questa e ho voluta provarla, dato che mi sembrava abbastanza facile e golosa. Se non fosse stato per il robot, che probabilmente è rimasto vittima di qualche mio esperimento precedente e non ne voleva saper proprio di funzionare…
Una ricetta simile l'ha postata anche ziodà, e credetemi è veramente, veramente buona!

Per una torta intera:
300 gr. di farina
250 gr. di zucchero
150 gr. di burro
1/2 bustina di lievito per dolci
4 uova
500 gr. di albicocche sciroppate
200 gr. di amaretti
150 gr. di mandorle pelate
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
1 cucchiaio di rum scuro.

Montate 150 gr. di zucchero con 150 gr. di burro ammorbidito. Aggiungete la farina setacciata, il lievito, 1 uovo intero e 1 tuorlo, un cucchiaio di olio extravergine d'oliva. Stendete l'impasto su una spianatoia infarinata in una sfoglia di circa 5 cm. e foderate una tortiera precedentemente imburrata.

Scolate le albicocche in un tegame e mescolate con un cucchiaio di rum. Tostate le mandorle e tritatele grossolanamente.

Sbriciolate gli amaretti e mettetene la metà sul fondo della sfoglia, poi aggiungete le albicocche affettate e un altro strato di amaretti e le mandorle tritate.

Preparate una salsa, sbattendo 2 uova intere con lo zucchero rimasto, versandola sulla torta. Infornate a 180° per 45 min. in forno preriscaldato. Lasciare raffreddare e servitela tiepida o fredda.

giovedì 21 gennaio 2010

TORTA CAPRESE


Ieri, come al solito ero a pranzo dai miei e parlando di questo blog, la mia cara mamma se n'è uscita con una delle sue: "Perché non proponi un ricetta tipica di giù, tipo la torta caprese?". Detto, fatto… ma, più che torta caprese, la chiamerei "Torta Inguacchio", nel senso che ho sporcato ovunque e finito di lavorarci la cucina mi è apparsa come un campo di battaglia. Ma quel che conta è vincere la guerra, no? In ogni caso il risultato è ottimo, non rimane che rimboccarmi le maniche e pulire tutto.

300 gr. di cioccolato fondente
300 gr. di mandorle pelate e tostate
100 gr. di burro
6 uova
6 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di latte
1 cucchiaio di caffè in polvere
1 cucchiaino di sale
1/2 bustina di lievito per dolci
zucchero a velo
1 manciata di amaretti

Sciogliete il cioccolato a bagnomaria, incorporate il latte e un pochino di burro, rimescolate fino a quando non diventerà morbido e senza grumi e lasciate raffreddare.

Sbattete i tuorli delle uova con lo zucchero e il burro ammorbidito, ottenendo un composto chiaro e spumoso.

Sminuzzate le mandorle precedentemente pelate e tostate in forno, aggiungetele al composto assieme al cioccolato fuso e al lievito e ad un cucchiaio di caffè.

A parte montate gli albumi a neve fermissima con una frusta, aiutandovi aggiungendo poco alla volta dello zucchero a velo e un cucchiaino di sale. Incorporate il tutto nell'impasto senza farla smontare.

Imburrate abbondantemente la tortiera e spolverizzatela con degli amaretti sbriciolati. Fate cuocere per 40' a 180° in forno preriscaltato.

Sfornate, lasciate raffreddare e servite con dell'altro zucchero a velo.

mercoledì 20 gennaio 2010

INTERVISTA A FELIX!

Ecco la mia prima intevista trasversale sul web:

http://zuckaskateboarding.wordpress.com/

Grazie a Tutti!!!

PLUM CAKE ALLO YOGURT DI ALBICOCCA RICOPERTO DI CIOCCOLATO


C'è poco da fare: preparare il dolce per una prima colazione, un tè o un dessert, fatto con le proprie mani, ti dona una soddisfazione difficilmente superabile. Questa è la versione che adoro preparare alla mia bella.

per un plum cake:
150 gr. di farina "00"
150 gr. di zucchero
250 ml. di yogurt all'albicocca
50 gr. di burro
2 uova intere medie
125 gr. di cioccolato fondente
1 bustina di lievito per dolci
1 confezione di codette
marmellata di amarene q.b.
sale q.b.

Montate con la frusta le uova intere con lo zucchero setacciato fino a che non diventerà più chiaro e schiumoso.

Aggiungete la farina e il lievito passati al setaccio, la punta di un cucchiaino di sale e il burro ammorbidito, ma non caldo. Ora lo yogurt, e mescolate fino a quando non ci saranno più grumi.

Versate il composto in uno stampo per plum cake precedentemente imburrato. Fate cuocere per 30' a 180° in forno preriscaldato, senza aprirlo prima dello scadere del tempo di cottura, altrimenti si sgonfierà.

Fate la prova "stuzzicadenti" per vedere se è pronto. Lasciate raffreddare e svuotate il contenuto dello stampo su un foglio di carta da forno.

Sciogliete il cioccolato a bagnomaria, nappate il plum cake, versandoci le codette a pioggia e lasciate rapprendere.

Se volete ottenere un grande effetto visivo, come nella foto sopra, spalmate un cucchiaino di marmellata di amarene in un piatto da dessert, adagiandovi al centro una porzione di plum cake tagliato a cubetto.


sabato 9 gennaio 2010

GATEAU DI PATATE


Il regalo più riuscito dello scorso natale, è stato sicuramente un libro di cucina che mi ha passato mia madre: "La Cucina Napoletana" di Jeanne Carola Francesconi del '65, che raccoglie migliaia di ricette partenopee da sempre presenti nei miei ricordi culinari. Questa in particolare rappresenta uno dei vanti della sua cucina, sto ovviamente parlando della torta di patate, detto anche "Gateau" o "Gattò". Io ve la propongo pari pari, ma vi assicuro che anche senza carne è una squisita portata pure per i vegetariani non vegani.

per 6 persone:
1,5 kg. di patate
150 gr. di burro
100 gr. di parmigiano grattugiato
100 gr. di provola affumicata
200 gr. di mozzarella di bufala
100 ml. di besciamella
50 gr. di pecorino romano
4 rossi e 3 bianchi di uova
100 gr. di prosciutto o salame
100 gr. di pangrattato
1 cucchiaio di prezzemolo sminuzzato
sale & pepe q.b.

Lessate le patate, sbucciatele immediatamente, tirandole fuori una a una dall'acqua bollente e passatele con lo schiacciapatate a maglia fine.

Incorporatevi il burro, quasi tutto il parmigiano, il pecorino grattugiato, le uova, il prosciutto a tocchetti, il prezzemolo, sale e pepe, impastate e lavorate bene.

Ungete una teglia, spolverizzatela di pangrattato, tenendone la metà da parte, versatene uno strato di purè, poco meno della metà della teglia, poi uno strato di mozzarella e di provola a fettine e la besciamella, poi un altro strato di patate lavorate. Livellate il tutto, spolverizzate con il pangrattato e il parmigiano rimasto.

Infornate a forno già caldo a 180°-200° per circa 30-40 min. Appena sarà imbiondito, date una passata al grill per renderlo croccante in superficie, fate raffreddare fuori dal forno per non farlo indurire. Servite tiepido o anche freddo.

mercoledì 6 gennaio 2010

BUONI PROPOSITI: ZUPPA DI CIPOLLE E PATATE + ASSAGGI DI FORMAGGI

Eccoci all'inizio di un anno nuovo, carichi di buoni propositi e promesse prima tra tutte quella di incominciare una dieta equilibrata, di smettere di fumare, di riprendere a fare sport. Cose sentite mille volte, è normale: la maggior parte di noi si è ingozzata di ogni "BendiDio" che gli capitava a tiro, con le attenuanti delle feste, dei parenti, della crisi, e via dicendo. Come fosse l'ultimo desiderio di un condannato alla pena capitale, il cibarsi, intendo.

Sotto l'ottica dell'espiazione delle proprie colpe, io mi presento con una ricetta di origini povere e umili, a base di cipolle, patate, formaggi e pane che si compone essenzialmente di due portate, senza sprechi all'insegna dell'austerità e del riciclo. Questo almeno a livello teorico, dettato dai sensi di colpa, se non fosse che questo è un blog di cucina e il lupo perde il pelo… ma, non il vizio.

BUON ANNO A TUTTI!


1 di 2: PANE E ZUPPA DI CIPOLLE E PATATE

ingredienti per 4 persone:
6 grosse patate per zuppa
6 cipolle bianche
4 grosse fette di pane toscano
100 gr. di emmental
brodo vegetale q.b.
erba cipollina
sale & pepe q.b.
olio extravergine d'oliva

Fate bollire le patate in acqua fredda, quando saranno ammorbidite, pelatele e riducetele in cubetti.

In una casseruola, soffriggete le cipolle mondate e finemente affettate con l'olio extravergine, appena incominceranno ad imbiondirsi, unite con le patate, poi il brodo caldo vegetale, versandone un poco alla volta senza che il composto si secchi troppo e lasciate cuocere con il coperchio per almeno un'oretta.

Quando le patate di saranno sfatte, passate il tutto con un mixer, aggiustando di pepe e sale.

In un piatto, adagiate una fetta di pane abbrustolita sotto il grill. Versate sopra abbondante zuppa calda, cospargete i erba cipollina e una generosa spolverata di emmental grattugiato.


2 di 2: BOCCONCINI DI FORMAGGIO SU ZUPPA DI CIPOLLA

ingredienti:
1 confezione di pasta sfoglia
100 gr. di gorgonzola
100 gr. di brie
alcune noci e pomodori secchi sott'olio come decorazione
semi di sesamo tostati
semi di papavero
zuppa di cipolla preparata
sale & pepe q.b.


Stendete la pasta sfoglia e ricavatene dei quadrati di circa 10 cm. per lato. Tagliate dei cubetti di formaggio e posizionateli nel centro di ogni quadrato di sfoglia, coprite con un altro e guarnite con un gheriglio di noce nel caso abbiate farcito con il gorgonzola e una spolverata di semi di papavero, in caso abbiate optato per il brie, con un pomodorino secco e semi di sesamo. In realtà il divertimento sta nello sbizarirsi e provare nuovi abbinamenti, quindi sperimentate!

Infornate in un forno preriscaldato a 180° e fate cuocere fine a doratura.

Allungate la zuppa di cipolla avanzata con dell'acqua calda e filtrate con un colino. Versartene una mestolata a specchio sul piatto adagiandovi gli assaggi di formaggi.