sabato 6 febbraio 2010

TORTINO DI PATATE CON MORBIDA SORPRESA

E' proprio vero: nessun nasce imparato! Per preparare questa ricetta ho dovuto apprendere come cucinare un uovo in camicia e vi assicuro che non è semplicissimo. Ma,  la bontà di questo piccolo miracolo culinario vale bene lo sforzo di provarci.

Per 1 porzione:
1 uovo
1 porro
1/2 spicchio d'aglio
1 fetta di pane raffermo
1 patata rossa
1 cipolla di tropea
1 pezzetto di zucca
1 noce di burro
brodo vegetale
50 g. di aceto di vino bianco
olio extravergine d'oliva
sale pepe q.b.

Pelate la patata e grattugiatela, saltatela in padella con un filo di olio e mezza cipolla di tropea tagliata a rondelle finissime. Salate, pepate.

Mettete il una pentola dell'acqua acidula (l'acqua va resa acida aggiungendo 50 g di aceto bianco per ogni litro) e sale. Non appena accenna a bollire, abbassate la fiamma, rompete l'uovo in un mestolo e immergetelo delicatamente, appena si sarà rappreso tiratelo fuori (il tuorlo deve rimanere quasi crudo), sciacquatelo sotto l'acqua per eliminare il sapore di aceto e scolate su carta assorbente.

Rivestite uno stampino imburrato con striscioline di porro, precedentemente scottate nella stessa acqua dove avete cotto l'uovo. Versateci uno strato di patata, poi l'uovo (avendo cura di non romperlo) e un altro di patate. Mettete lo stampino in forno a 140° per 7'.

Preparate una salsa facendo andare il pane raffermo spezzettato con olio, aglio, cipolla per qualche minuto, aggiungete brodo vegetale caldo, riportare a ebollizione, passate con il mixer, passate con un passino, aggiustate di sale e versate a specchio sul piatto.

Giratevi sopra il tortino e servite con una julienne di zucca.

10 commenti:

Babs ha detto...

felix, "nessuno nasce imparato", ma tu hai una marcia in più!
le uova in camicia sono bellissime e buonissime!!!!!
ciao :-) buon we!

Federica Simoni ha detto...

un risultato perfetto per questo piatto!

Oxana ha detto...

Ciao!
Ho trovato il tuo blog per caso ( dal blogroll ) e mi è piaciuto molto!! Tanti tanti complimenti!
Questo piatto è fantastico!

Dolci a gogo ha detto...

bellissimo da vedersi e poi dev essere di un buono!!davvero invitante e presentato magnificamente!!baci imma

felix, but not the cat ha detto...

@Babs: grazie cara, non ho una marcia in più, siete voi che mi ispirate

@Federica: l'importante è che tutti gli ingredienti sia cotti alla perfezione in modo che il tutto risulti molto morbido, ho avuto qualche problema con i porri... provare, provare, prova e a volte il tempo non basta mai

@Oxana: molto gentile, passo subito a trovarti

@Imma: si hai ragione, è scomparso immediatamente dai piatti

Ely ha detto...

ma che spettacolo! si presenta benissimo e và sempre bene per la mia dieta! continua con queste ricette! buona settimana
Ely

fiOrdivanilla ha detto...

a non tutti piace l'uovo in camicia sai... vfedo mia mamma che se non cuoce l'uovo per 10 minuti dall'ebollizione, non lo mangia! :( che tristezza! io invece le uova le mangio anche appena cotte, in camicia, alla coque, strapazzate.. e appena appena cotte mi piacciono da morire. Conosci le famose uova di Parisi? http://www.flickr.com/photos/spilucchino/4331937977/ sarebbero queste :) per dirti quanto mi piacciono le uova anche poco cotte! le adoro! :) il tuo piatto sembra divino, davvero... e la foto, molto bella, così nitida, rende omaggio alla bontà della preparazione. brava

Anonimo ha detto...

Ma il tuo blog é bellissimo... che foto e che ricette... da paura... bacio

iana ha detto...

felix, ma è splendido!!! L'uovo in camicia è una di quelle cose che mi mettono il terrore... prima o poi mi dovrò buttare!

felix, but not the cat ha detto...

@Ely e La cuoca Pasticciona: grazie, allora continuo!

@Fiordivanilla: lo capisco, mia mamma non mangia la pasta... le uova di Parisi? ne ho solo sentito parlare, ma adesso mi hai fatto davvero incuriosire

@Iana: provaci anche tu, io ce l'ho fatta al terzo tentativo! L'importante è usare un pentola profonda e l'acqua deve bollire abbastanza, da reggere il peso del tuorlo che tende a separarsi dall'albume, ma non troppo da distruggerlo

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